domenica 15 novembre 2015

Valeria - Weekend tra le vette

Ciao ragazzi, da amante del trekking e delle montagne quale sono, quest'estate, come ogni estate, sono andata a fare varie escursioni in diverse località della Lombardia.

Diciamo che ho scalato e ho girato per valli,  tra cui anche la Valmalenco. 


Siccome dista più di 2 ore da dove abito e la voglia di alzarsi presto al mattino è davvero poca, siamo partiti al pomeriggio in direzione di Chiesa in Valmalenco, così da arrivare a destinazione verso sera, mangiare, fare un giro e andare a dormire per essere belli riposati il mattino seguente, pronti per la “grande scalata”.


Varie vedute di Chiesa in Valmalenco

Siamo arrivati a Chiesa più o meno verso l’ora di cena, e ci siamo diretti, su consiglio di alcuni passanti (a nostro rischio e pericolo), verso il ristorante  “Il Vassallo”.  Ci è andata alla grande!
Ristorante molto suggestivo e tipicamente alpino, non si può non notarlo.
È situato nel centro storico della contrada Vassalini, e originariamente era la residenza estiva dei vescovi La Motta di Pavia. Oggi è un luogo affascinante che regala pranzi e cene davvero indimenticabili... a noi per primi!
A parte la location molto bella, “Il Vassallo” è anche un ottimo ristorante in cui mangiare piatti tipici della Valtellina.
La scelta, devo ammetterlo, è stata davvero difficile: alla fine abbiamo optato per pizzoccheri (con tantissimo formaggio!!!), sciatt (tipica frittella a base di farina di grano saraceno ripiena di gustoso formaggio locale) accompagnati da cicoria e misto di salumi tipici (imperdibile la bresaola), e qualcuno per lo ziguner (carne sul bastone).
E per concludere in bellezza una bella fetta di torta fatta in casa! 


Sciatt e pizzoccheri

Esterni del ristorante "Il Vassallo"
Dopo questa meravigliosa cena tipica, abbiamo fatto un giro per il paese per poi rientrare, stanchi ma con la pancia piena, al nostro B&B.


B&B La Cadula in inverno

Al mattino ci siamo svegliati presto e dopo una supeeeer colazione siamo partiti alla volta del famoso rifugio Cristina!!!

Parcheggiata l'auto in frazione Tornadri a Lanzada (m. 1076), a una decina di minuti da Chiesa, ci siamo poi incamminati verso i prati della Brusada (m. 1514) e dell'Alpe Pescè



Alpe Pescè
Proseguiamo la nostra faticosa salita verso l'Alpe Cup, tra un biscotto e un sorso di thè per darci un po’ di carica.

Ci troviamo poi sul percorso dell'ottava ed ultima tappa dell'Alta Via della Valmalenco*, ma noi lo percorriamo in senso inverso arrivando all'ampia spianata dell'Alpe Acquanera (m. 2116).
Alpe Acquanera
Proseguendo ancora, finalmente vediamo in lontananza la chiesetta vicino al rifugio.
 
Alpe Prabello e la chiesetta

Dopo ore di cammino e 1200 metri di dislivello siamo finalmente arrivati al rifugio!!!!

Ne è valsa davvero la pena!!


Rifugio Cristina e Alpe Prabello

Rifugio Cristina e Alpe Prabello

Rifugio Cristina



Mulino d’acqua

Tramonto
Appena arrivati, dopo un piccolo assaggio del meraviglioso paesaggio, siamo andati a fare una super meritata merenda.

Dopo esserci riposati e ripresi, siamo andati a toccare la neve!!  E devo dire che è davvero bello vedere un po’ di neve nel mese di luglio :)


Alla sera, a parte la bellissima atmosfera, ci siamo goduti anche un’ottima cena: qualcuno ha scolto i pizzoccheri, qualcuno polenta e spezzatino, per poi concludere con un'ottima crostata casereccia.

Poi, a pancia piena, siamo andati a dormire.

Il mattino seguente ci siamo svegliati, abbiamo fatto colazione, abbiamo sistemato le nostre cose, ammirando per l’ultima volta la bellissima vista da camera nostra e... zaino in spalla e siamo ripartiti!!!



Vista dalla camera

Quella al rifugio Cristina è stata un’esperienza davvero indimenticabile.

Ho saputo che il rifugio è aperto tutto l’anno, quindi mi piacerebbe visitarlo anche d’inverno, con il freddo e soprattutto con tanta neve!!!





SCOPRI ANCHE TU LA VALMALENCO!


In ogni caso la Valmalenco offre moltissime possibilità, sia d’estate che d’inverno.

Estate

Nel periodo estivo, per i più temerari e allenati, consiglio di provare l'Alta Via della Valmalenco, un percorso escursionistico in quota costituito da 8 tappe per circa 110 km, che alla fine riporta al punto di partenza, oppure si può spezzare in mini Alte Vie di soli 2 o 3 giorni. 


Prima tappa: Torre Santa Maria (frazione Ciappanico) - Alpe Piasci - Rif. Cometti (1720 mt) - Arcoglio sup (2123 mt) - Cima Bianca (2490 mt) - Rif. Bosio (2086 mt)


Seconda tappa: Rif Bosio (2086 mt) - A Mastabbia (2077 mt) - A Giumellino (1756 mt) - Laghetti Sassersa (2369 mt) - Passo Ventina (2675 mt) Alpe Ventina (1960 mt)


Terza tappa: Alpe Ventina (1960 mt) - Forbicina (1656 mt) - Val Sissone - Rif. Del Grande (2600 mt) - Chiareggio (1612 mt)


Quarta tappa: Chiareggio (1612 mt) - Rif. Longoni (2450 mt) - A. Sasso nero (2304 mt) - Rif. Lago Palù (1947 mt)


Quinta tappa: Rif. Lago Palu - Bochel del Torno (2208 mt) - A. campascio (1844 mt) - A. Musella (2021 mt) - Rif. Carate (2636 mt) - Rif. Marinelli (2813 mt)


Sesta tappa: Rif. Marinelli Bombardieri (2813 mt) - Bocchetta di Caspoggio (2983 mt) - A. Fellaria e Rif. Bignami (2382 mt)


Settima tappa: Rif Bignami (2382 mt) - A Gembrè (2190 mt) - A Val Poschiavina (2230 mt) - Passa Canciano (2464 mt) - Passo Campagneda (2601 mt) - Rif. Cristina (2227 mt)


Ottava tappa: Rif. Cristina (2227 mt) - A. Acquanera (2116 mt) - Piazzo Cavalli (1710 mt) - Caspoggio (1098 mt) - Torre di Santa Maria (772 mt)

Inverno 
Dallo sci allo snowboard, dall’arrampicata su ghiaccio al pattinaggio su ghiaccio, dalla "ciaspolata" alle discese con bob e slittino.



QUALCHE RACCOMANDAZIONE

Per concludere: ricorda che la montagna esige sempre consapevolezza, conoscenza, buon allenamento ed avvedutezza.
In bocca al lupo per l'avventura!!!

Valeria


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