Ciao ragazzi, da amante del trekking e
delle montagne quale sono, quest'estate, come ogni estate, sono andata a fare
varie escursioni in diverse località della Lombardia.
Diciamo che ho scalato e ho girato per
valli, tra cui anche la Valmalenco.
Siccome dista più di 2 ore da dove abito e la voglia di alzarsi presto al mattino è davvero poca, siamo partiti al
pomeriggio in direzione di Chiesa in Valmalenco, così da arrivare a
destinazione verso sera, mangiare, fare un giro e andare a dormire per essere
belli riposati il mattino seguente, pronti per la “grande scalata”.
Varie vedute di
Chiesa in Valmalenco
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Siamo arrivati a Chiesa più o meno verso l’ora di cena, e ci siamo diretti, su consiglio di alcuni passanti (a nostro
rischio e pericolo), verso il ristorante “Il Vassallo”. Ci è andata
alla grande!
Ristorante molto suggestivo e tipicamente alpino, non si può non notarlo.
È situato nel centro storico della contrada Vassalini, e originariamente era
la residenza estiva dei vescovi La Motta di Pavia. Oggi è un luogo
affascinante che regala pranzi e cene davvero indimenticabili... a noi per
primi!
A parte la location
molto bella, “Il Vassallo” è anche un
ottimo ristorante in cui mangiare piatti tipici della Valtellina.
La scelta, devo
ammetterlo, è stata davvero difficile: alla fine abbiamo optato per pizzoccheri (con tantissimo formaggio!!!), sciatt (tipica frittella a base di farina di grano saraceno ripiena di gustoso formaggio
locale) accompagnati da cicoria e misto di salumi tipici (imperdibile la
bresaola), e qualcuno per lo ziguner (carne sul bastone).
E per concludere in bellezza una bella fetta di torta fatta in casa!
Sciatt e pizzoccheri |
Esterni del ristorante "Il Vassallo" |
Al mattino ci siamo svegliati presto e dopo una supeeeer colazione siamo partiti alla volta del famoso rifugio Cristina!!!
Parcheggiata l'auto in frazione Tornadri a Lanzada (m.
1076), a una decina di minuti da Chiesa, ci siamo poi incamminati verso i prati della Brusada
(m. 1514) e dell'Alpe Pescè.
Alpe Pescè
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Proseguiamo la nostra faticosa salita
verso l'Alpe Cup, tra un biscotto e un
sorso di thè per darci un po’ di carica.
Ci troviamo poi sul percorso
dell'ottava ed ultima tappa dell'Alta Via della Valmalenco*, ma noi lo percorriamo in senso inverso arrivando all'ampia spianata dell'Alpe Acquanera
(m. 2116).
Alpe Acquanera |
Dopo ore di cammino e 1200 metri
di dislivello siamo finalmente arrivati al rifugio!!!!
Ne è valsa davvero la pena!!
Rifugio Cristina e Alpe Prabello
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Rifugio Cristina
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Mulino d’acqua
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Tramonto
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Appena arrivati, dopo un piccolo assaggio del meraviglioso paesaggio, siamo andati a fare una super meritata merenda.
Dopo esserci riposati e ripresi, siamo
andati a toccare la neve!! E devo dire
che è davvero bello vedere un po’ di neve nel mese di luglio :)
Alla sera, a parte la bellissima atmosfera,
ci siamo goduti anche un’ottima cena: qualcuno ha scolto i pizzoccheri, qualcuno polenta e spezzatino, per poi concludere con un'ottima crostata casereccia.
Poi, a pancia piena, siamo andati a
dormire.
Il mattino seguente ci siamo svegliati,
abbiamo fatto colazione, abbiamo sistemato le nostre cose, ammirando per
l’ultima volta la bellissima vista da camera nostra e... zaino in spalla e
siamo ripartiti!!!
Vista dalla camera |
Quella al rifugio Cristina è stata
un’esperienza davvero indimenticabile.
Ho saputo che il rifugio è aperto tutto
l’anno, quindi mi piacerebbe visitarlo anche d’inverno, con il freddo e
soprattutto con tanta neve!!!
In ogni caso la Valmalenco offre moltissime possibilità, sia d’estate che d’inverno.
Estate
Nel periodo estivo, per i più temerari e allenati, consiglio di provare l'Alta Via della Valmalenco, un percorso escursionistico in quota costituito da 8 tappe per circa 110 km, che alla fine riporta al punto di partenza, oppure si può spezzare in mini Alte Vie di soli 2 o 3 giorni.
Prima tappa: Torre Santa Maria (frazione Ciappanico) - Alpe Piasci - Rif. Cometti (1720 mt) - Arcoglio sup (2123 mt) - Cima Bianca (2490 mt) - Rif. Bosio (2086 mt)
Seconda tappa: Rif Bosio (2086 mt) - A Mastabbia (2077 mt) - A Giumellino (1756 mt) - Laghetti Sassersa (2369 mt) - Passo Ventina (2675 mt) Alpe Ventina (1960 mt)
Terza tappa: Alpe Ventina (1960 mt) - Forbicina (1656 mt) - Val Sissone - Rif. Del Grande (2600 mt) - Chiareggio (1612 mt)
Quarta tappa: Chiareggio (1612 mt) - Rif. Longoni (2450 mt) - A. Sasso nero (2304 mt) - Rif. Lago Palù (1947 mt)
Quinta tappa: Rif. Lago Palu - Bochel del Torno (2208 mt) - A. campascio (1844 mt) - A. Musella (2021 mt) - Rif. Carate (2636 mt) - Rif. Marinelli (2813 mt)
Sesta tappa: Rif. Marinelli Bombardieri (2813 mt) - Bocchetta di Caspoggio (2983 mt) - A. Fellaria e Rif. Bignami (2382 mt)
Settima tappa: Rif Bignami (2382 mt) - A Gembrè (2190 mt) - A Val Poschiavina (2230 mt) - Passa Canciano (2464 mt) - Passo Campagneda (2601 mt) - Rif. Cristina (2227 mt)
Ottava tappa: Rif. Cristina (2227 mt) - A. Acquanera (2116 mt) - Piazzo Cavalli (1710 mt) - Caspoggio (1098 mt) - Torre di Santa Maria (772 mt)
Inverno
Dallo sci allo snowboard, dall’arrampicata su ghiaccio al pattinaggio su ghiaccio, dalla "ciaspolata" alle discese con bob e slittino.
QUALCHE RACCOMANDAZIONE
Per concludere: ricorda che la montagna esige sempre
consapevolezza, conoscenza, buon allenamento ed avvedutezza.
In bocca al lupo per l'avventura!!!
Valeria
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