venerdì 20 novembre 2015

Quando Carducci fu ingannato dal «Sassella del ' 48»

«Giosuè Carducci si trovava in vacanza a Madesimo nel 1888, prese l' abitudine di giocare a briscola con gente del posto. 
Una sera, quei burloni gli offrirono una bottiglia dicendogli che si trattava di un vino stravecchio, Sassella gran riserva 1848. 
Il poeta toscano ne fu tanto entusiasta da scrivere l' ode «A una bottiglia di Sassella del 1848». Peccato che il vino invece fosse del 1885: gli amici avevano truccato l' etichetta». 

Mastrorilli Enzo

Pagina 55
(25 gennaio 2004) - Corriere della Sera



Giosuè Carducci - Odi barbare 
Delle Odi Barbare Libro I

A UNA BOTTIGLIA DI VALTELLINA 
DEL 1848


E tu pendevi tralcio da i retici
balzi odorando florido al murmure
de’ fiumi da l’alpe volgenti
ceruli in fuga spume d’argento,



quando l’aprile d’itala gloria
da ’l Po rideva fino a lo Stelvio
e il popol latino si cinse
su l’Austria cingol di cavaliere.

E tu nel tino bollivi torbido
prigione, quando d’italo spasimo
ottobre fremeva e Chiavenna,
oh Rezia forte!, schierò a Vercea

sessanta ancora di morte libera
petti assetati: Hainau gli aspri animi
contenne e i cavalli de l’Istro
ispidi in vista dei tre colori.

Rezia, salute! di padri liberi
figlia ed a nuove glorie piú libera!
È bello al bel sole de l’alpi
mescere il nobil tuo vin cantando:

cantando i canti de i giorni italici,
quando a’ tuoi passi correano i popoli,
splendea tra le nevi la nostra
bandiera sopra l’austriaca fuga.

A i noti canti lievi ombre sorgono
quei che anelando vittoria caddero?
Sia gloria, o fratelli! Non anche,
l’opra del secol non anche è piena.

Ma nei vegliardi vige il vostro animo,
il sangue vostro ferve ne i giovani:
o Italia, daremo in altre alpi
inclita a i venti la tua bandiera.





Se vi dico Valtellina?

Ciao a tutti! da oggi ognuno di voi potrà condividere con noi foto e video taggando la nostra pagina Facebook Vivere Valtellina!


Commentate questo post con la prima parola che vi viene in mente pensando alle montagne innevate o alla sensazione provata al primo boccone di qualche delizioso prodotto tipico!



Vi lascio con un simpatico video!






Mara


giovedì 19 novembre 2015

Le Vostre Esperienze

Questo mese ho scelto di "aprire" il mio blog a VOI, raccogliendo le vostre esperienze come un vero e proprio diario di viaggio

Spero che queste piccole gite valtellinesi, che troverete nei post seguenti, possano darvi qualche spunto per passare una giornata o un weekend in valle!

Un ringraziamento al mio staff che ha collaborato con impegno e dedizione, descrivendo in maniera coinvolgente le proprie avventure e condividendole con voi! 


Che dire... buona lettura!!!




Ringrazio


Denise e il weekend a Chiavenna
Erica e la scoperta delle cantine di Morbegno
Gabriel e l'avventura al Fly Emotion ad Albaredo
Valeria e il trekking in Valmalenco
Simona e il tifo alla Valtellina Wine Trail
Mara e la gita adrenalitica "su due ruote
Martina C. e la  giornata a Teglio
Martina A. e lo sci all'Aprica
Beatrice e il divertimento a Livigno

Grazie ragazzi!!!


Chiara


mercoledì 18 novembre 2015

Simona - Wine Trail tra i vigneti

Lo scorso sabato, devastata dalla noia, mi sono ricordata che la mia amica Chiara mi aveva parlato di un evento nella sua città: la Valtellina Wine Trail.

Non sapendo cosa fosse ho cercato un po' in internet ed ho scoperto che è una gara di corsa lungo le vie dei terrazzamenti valtellinesi; precisamente quest'anno, alla sua terza edizione, avrebbe previsto tre percorsi distinti: la maratona (42km da Tirano a Sondrio) e la mezza (di 21km da Chiuro a Sondrio) e la "Sassella trail" di 11km (nome del vigneto attraversato durante la gara, da Castione a Sondrio).

Percorso della 21km

Incuriosita dalle foto e dai video trovati online ho deciso di accettare la proposta della mia amica, quindi, macchina fotografica al collo, ho preso il treno in direzione di Tirano.
Chiedendo in biglietteria ho scoperto l'esistenza di un biglietto giornaliero "Io Viaggio" a circa 17 euro, valido per tutta la Lombardia (per info Io Viaggio).

Dopo circa un'ora di viaggio, nei pressi di Colico, ho iniziato a vedere le prime Alpi valtellinesi e dopo circa 20 minuti sono arrivata a destinazione.

Alla stazione c'era ad aspettarmi Chiara che mi ha portato in macchina presso il Castel Grumello (delle bellissime rovine di un castello risalenti al XIV secolo) e qui estraendo la mia Reflex e ho cominciato a sbizzarrirmi, cercando di catturare al meglio il fantastico panorama.

Corsa al castel Grumello

Dopo circa mezz'ora abbiamo visto passare il padre di Chiara, partecipante della mezza maratona, che, nonostante la fatica della corsa, ci ha salutato con un cenno del capo incitato dai nostri cori.

Walter, padre di Chiara
Castel Grumello

Dopo aver fatto altri scatti del paesaggio siamo scese verso il centro di Sondrio per andare all'arrivo della gara, in piazza Garibaldi e poi abbiamo assistito alla premiazione.


Arrivo in piazza Garibaldi

E dopo.... PIZZOCCHERI PER TUTTI!

Io e Chiara a Sondrio

E' stata un'esperienza davvero bella e penso proprio di tornarci anche l'anno prossimo per la prossima edizione!
L'unica pecca è il fatto che non sia tanto conosciuta fuori dalla Valtellina, dovrebbe essere sponsorizzata molto di più in quanto è un'iniziativa molto carina e per tutte le età!


Ecco il video ufficiale della gara!!!

Per maggiori info www.valtellinawinetrail.com

Simona

lunedì 16 novembre 2015

Martina A. - Inverno all'Aprica

È inverno, fuori fa freddo, e cosa c’è di meglio da fare se non staccare dalla solita frenetica routine cittadina per dedicarsi ad una fantastica gita in montagna con gli amici?

Per passare un weekend differente dal solito decidiamo di dirigerci in Valtellina più precisamente nella località chiamata Aprica.
Questa località mi ha vista crescere visto che, ogni inverno, ci andavo sempre con i miei genitori e quindi ho suggerito questo weekend ai miei amici, che entusiasti hanno prontamente accettato.
La mattina levataccia alle 4 e dopo aver bevuto litri di caffè a colazione per rimanere svegli e aver preparato una borsa piena di dolci per cibarci durante il nostro lungo viaggio, (dato che il viaggio, da Milano, prevede circa 3 ore), siamo partiti e abbiamo raggiungiunto il nostro hotel.



Appena arrivati al fantastico Hotel Aprica Garni, ci siamo subito meravigliati della struttura perché ci sembrava di essere in una casa di montagna, piuttosto che in un albergo. Inoltre l’hotel si trova in una posizione centrale che permette ai visitatori di scoprire le ricchezze presenti sul territorio valtellinese.
Appena entrati in stanza, abbiamo scaricato i bagagli per dirigerci immediatamente alle immense piste da sci, che distano dall’hotel solo 150 metri.

foto copertina   

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Hotel Aprica Garni

Io e i miei amici abbiamo sciato sulle immense piste innevate fino all’ora di pranzo, o meglio fin quando non abbiamo deciso di andare a mangiare, in un ristorantino della zona, piccolo ma molto accogliente oltre che gestito da persone molto cordiali e disponibili.

   




In questo ristorante abbiamo avuto la possibilità di scegliere tra molte specialità valtellinesi e quindi per assaggiare un po’ di pietanze locali abbiamo deciso di scegliere piatti diversi tra loro.

 


Ristorante “Piccolo chalet”
Abbiamo deciso di prendere l’antipasto per assaggiare i famosissimi sciatt, frittelle di grano saraceno ripiene di formaggio, accompagnati da cicoria e salumi. Dopo l’antipasto, sotto consiglio esperto della proprietaria, abbiamo preso gnocchetti con bresaola e funghetti, ziguner e tagliata, qualcuno invece non ha saputo resistere ai famosi pizzoccheri e per non farci mancare niente abbiamo deciso anche di ordinare dei dolci caserecci.



Sciatt
Gnocchetti con bresaola e funghetti
Ziguner e tagliata
Pizzoccheri
Dopo il favoloso pranzo e con la pancia piena abbiamo deciso di uscire da quel luogo così caldo e accogliente per dirigerci fuori al freddo, però d’altronde non si può sprecare una giornata così bella non visitando l’Aprica.
Abbiamo, quindi, optato per fare un giro in funivia per ammirare dall’alto l’Aprica in tutto il suo splendore. Ci siamo quindi diretti verso Magnolta per prendere la funivia che da un’altezza di 1214 metri ci ha portati ad una quota di 1875 metri. Questa vista mozzafiato, oltre a permetterci di assistere ad un’incantevole paesaggio posto ai nostri piedi, ci ha permesso di capire quanto, in realtà, siamo piccoli rispetto a tutto quello che ci circonda.


Il secondo giorno abbiamo deciso di visitare l’osservatorio eco-faunistico alpino, inaugurato il 25 luglio 1997, per osservare la flora e la fauna valtellinese.

Questo osservatorio è un’ampia area che si estende su circa 25 ettari di terreno con confini ben delimitati. Al suo interno si delinea un percorso didattico molto interessante perché consente di conoscere da vicino la flora e la fauna presenti nelle Alpi.
Osservatorio eco-faunistico Aprica


L’accesso all’osservatorio prevede il costo del biglietto (che comprende il materiale illustrativo e la possibilità di usufruire dell’impianto di risalita per raggiungere l’osservatorio) ed è consentito solamente se si partecipa alle visite guidate. Le visite sono aperte a tutti, però il numero dei visitatori è limitato, per evitare di disturbare gli animali che vivono all’interno del parco.
La partenza per le visite guidate si trova a monte e per raggiungerla dal centro abitato basta usufruire dell’impianto di risalita del Palabione.





  Impianto di risalita del Palabione


All’interno dell’osservatorio tra i tanti animali vivono camosci, stambecchi e caprioli, oltre all’orso bruno ed i rapaci, ma anche alcuni esemplari di fauna in via d’estinzione come il Gallo cedrone (simbolo delle parco delle Orobie valtellinesi).





Camosci
Gallo cedrone
Quest’esperienza è stata fantastica perché oltre ad aver imparato molte cose nuove sulla flora e la fauna presenti all’osservatorio, siamo potuti stare a contatto con gli animali diretto nel loro ambiente naturale e credo che non ci sia cosa più bella di questa sensazione.

Il pomeriggio, a malincuore per la fine di questo meraviglioso weekend alternativo, abbiamo dato un’ultima occhiata al paesaggio innevato che ci si presentava innanzi e siamo partiti alla volta di Milano.



Martina A.

per info & contatti:

Hotel Aprica Garni
Corso Roma, 253-257, 23031 Aprica (SO)
Tel: 0342 746103
Sito web: http://www.hotelaprica.it/


Ristorante Il Piccolo Chalet
Indirizzo: Via Magnolta, Località Parade, 23031 Aprica (SO)
Cell. 333 532 1603

Denise - Luoghi magici in Valchiavenna

Ciao ragazzi!
Diciamoci la verità, tra università, lavoro, treni che si perdono, libri che aumentano sulla scrivania e le ore passate in mezzo al traffico si arriva al punto di non sopportare più niente. L'unica cosa da fare è evadere, andare via, lontano da tutto il trambusto, la confusione e la gente matta che popola Milano. Per andare dove? Io ho scelto la Valchiavenna e questa scelta la rifarei altre mille volte!


Sabato mattina, la sveglia è suonata un po' prima del solito, ma la mia valigia era lì, pronta ad aspettarmi, come il mio ragazzo che è stato mezz'ora in macchina sotto casa... Sono le 8 del mattino e con una brioche in mano e mille briciole sul sedile partiamo alla scoperta di un posto tutto nuovo. Fortunatamente non troviamo traffico e in un'ora e mezza arriviamo all'Hotel Flora, un graziosissimo albergo a due stelle situato nel centro storico di Chiavenna, molto accogliente tanto da farti sentire subito a casa. La signora alla reception ci ha accolto con un grande sorriso, ci ha consigliato i posti da visitare durante in nostro soggiorno e ci ha mostrato la nostra camera, rendendosi disponibile per qualsiasi informazione.

Lasciamo i bagagli non ancora disfatti per non perdere tempo, ci armiamo di guida turistica e macchina fotografica e poi... via!
La nostra prima meta è Palazzo Vertemate Franchi, situato precisamente a Prosto di Piuro, principale attrazione turistica della Valchiavenna e fortemente consigliato anche dalla signora Pina, proprietaria dell'Hotel. 


In macchina ci mettiamo pochissimo ad arrivare. Parcheggiamo e decidiamo di entrare.
Al suo interno troviamo due ampi saloni e varie salette minori tutte affrescate con scene mitologiche. La sfarzosità degli ambienti lascia davvero senza parole, sembra quasi di tornare indietro nel tempo e nel corso della visita continuavo a chiedermi:"chissà come sarebbe stato vivere qui.."
Il complesso è preceduto da un orto e da un vigneto, troviamo anche un giardino con tanto di chiesetta. Ci facciamo trascinare dall'atmosfera di questo palazzo per circa due ore, dopodiché decidiamo di tornare verso il centro e cercare un posticino carino per mangiare.

La via del centro è piena di ristoranti, ci fermiamo da "Crotto al Prato" un locale molto rustico dove decidiamo di prendere il menù fisso a 15 euro che comprende antipasti, gnocchetti chiavennaschi (buonissimi), carne con patate e la mitica polenta!  
Voto 10 agli gnocchi, buoni e semplici, conditi solo con del burro e del formaggio, squisiti anche per me che gli gnocchi non li mangio mai!




Con la pancia piena forse è meglio fare una bella camminata, ed ecco allora che ci incamminiamo verso il "Parco Paradiso". 
Un tempo qui si potevano trovare i luoghi di difesa militare, oggi questi hanno lasciato il posto ad un giardino botanico su due livelli con piante mediterranee che crescono grazie al clima del mite luogo. 
Camminando tutt'intorno ci è capitato di trovare anche resti delle fortificazioni e delle lapidi delle vecchie abitazioni. Qui è possibile ammirare Chiavenna dall'alto con tutti i suoi colori! Il prezzo del biglietto è di 3 euro ma per me vale assolutamente la pena, non si può non visitarlo, è stata proprio una passeggiata piacevole e il tempo è volato mentre noi ammiravamo le bellezze che ci circondavano. Ricco di scalinate e sentieri, suggestivo a mio parere anche per chi ama la fotografia. Da amante di piante e botanica sicuramente questo è stato il posto che mi è piaciuto di più. Mi piace perdermi tra la natura, ammirarla e lasciarmi incantare. Andateci perché rimarrete senza parole!



Il nostro primo giorno si è concluso con un po' di shopping nel centro storico, pieno di negozi ma anche di ristoranti. Ogni volta si apre la caccia al souvenir da portare a mamma e papà e questa volta cosa c'è di meglio se non qualche salume o formaggio tipico?!
Dopo una doccia veloce decidiamo di scendere al ristorante dell'albergo per assaggiare la Bresaola, salume tipico valtellinese e ci facciamo coccolare dai sapori del luogo e da un buon calice di vino rosso, consigliato dal cameriere (io di vini non ci capisco niente!).


Domenica è il nostro ultimo giorno, carichiamo i bagagli in macchina, salutiamo la signora Pina e la ringraziamo per la sua cordialità. 

Prima di metterci in viaggio verso Milano però decidiamo di andare a vedere le "Marmitte dei Giganti", anche per posticipare il più possibile il nostro rientro.
opera di land art nel parco

Questo parco si trova poco fuori Chiavenna, noi ci siamo persi perché il mio ragazzo ha deciso di non seguire le indicazioni stradali, ma in realtà è molto semplice arrivarci quindi consiglio a tutti coloro che decidono 

di passare un week end in Valchiavenna di andarci!

Il parco è facilmente percorribile seguendo le indicazioni e i sentieri, è ricco di storia in cui si possono osservare anche i fenomeni glaciali, l'estrazione della pietra ollare e le incisioni rupestri.
Personalmente mi è piaciuto molto e la vera attrazione secondo me sono le erosioni glaciali sulle rocce dovute appunto allo scioglimento del ghiaccio. La forza della natura e tutti i suoi segni hanno un forte impatto su di me, mi fanno sentire minuscola e impotente. Consiglio vivamente questa "gita" da fare anche con i bambini, quando siamo andati noi c'erano un sacco di famiglie e tutti sembravano entusiasti di fare qualcosa di insolito e di visitare questa sorta di museo all'aperto.

Che dire... sicuramente abbiamo camminato molto, ma è stata una bellissima esperienza e cercherò di tornare più spesso in questo paradiso che tutto sommato non dista molto da Milano. Non ero mai stata in Valchiavenna e non avevo mai pensato di andarci fino a che non è stato proprio il mio ragazzo a propormelo, ho scoperto un posto nuovo e consiglio a tutti di visitarlo, lasciatevi trascinare come me dalle bellezze che questa valle può offrire!

Denise


per info & contatti:

Hotel Flora
Via Don Luigi Guanella, 10, 23022 Chiavenna (SO)
Tel: 0343 32254

Sito web: http://www.florahotel.com/

Palazzo Vertemate Franchi
Via del Palazzo Vertemate, 23020 Piuro (SO)
Tel: 0343 37485

Crotto al Prato
Via don Peppino Cerfoglia, 2, 23022 Chiavenna (SO)
Tel: 0343 37248

E-Mail: info@crottoalprato.it


Parco delle Marmitte dei Giganti
    Parco delle Marmitte Giganti, 23022 Chiavenna SO
    Tel: 0343 33795

Erica - Morbegno in cantina


Quest’anno io e i miei amici abbiamo deciso di trascorrere un sabato alternativo alla scoperta delle cantine di Morbegno. Siamo partiti la mattina presto, anche se l’evento iniziava alle 14.30, per avere la possibilità di visitare lo splendido paesino. Partenza da Milano stazione Cadorna, arrivo dopo circa un’ora e mezza. Appena scesa dal treno l’aria di montagna, i diversi profumi e odori che si percepivano hanno fatto si che io sentissi un’atmosfera completamente diversa da quella a cui sono abituata in città.



Ci dirigiamo quindi verso il centro storico affiancati dal torrente Bitto, alzando lo sguardo siamo stati subito rapiti dalla bellezza di quest’immensa valle situata ai piedi della montagna. 

Durante la mattinata abbiamo avuto modo di poter ammirare le magnifiche chiese e i caratteristici palazzi tra cui Palazzo Malacrida, che rendono questo paesino un piccolo tesoro nascosto tra le Alpi tutto da scoprire!


Dopo aver girovagato per Morbegno siamo finalmente pronti per iniziare il nostro percorso tra le cantine, ognuno con il proprio bicchiere appeso al collo in attesa di essere riempito con i deliziosi vini valtellinesi.

Una delle cose che mi ha più colpita è stata l’accoglienza, infatti al contrario delle solite degustazioni, l’evento Morbegno in cantina si caratterizza come un vero e proprio tour per le strade del paesino, dove ogni abitante apre le proprie cantine facendoti sentire completamente a tuo agio!

Palazzo Malacrida

Si può scegliere tra vari itinerari, noi abbiamo deciso di fare quello VERDE, che prevede il giro di nove cantine per la degustazione di vini in abbinamento a gustosi assaggi di prodotti tipici come salumi, formaggi e dolci. 







l'itinerario Verde
Stanchi, ma con la pancia piena e ancora emozionati per la giornata appena trascorsa, torniamo quindi a casa soddisfatti. La ricorderò come un’esperienza unica ed indimenticabile, che consiglio a tutti, soprattutto agli amanti del buon vino e della buona cucina! 




Erica



per maggiori info:

Mara - La Valtellina su due ruote!

A mio parere per evadere dalla realtà cittadina non c’è niente di meglio che prendere una moto e partire alla scoperta di magnifici paesaggi! 
Una domenica io e mio padre decidiamo di dirigerci alla scoperta della Valtellina.


Partenza ore 8 da Milano, percorriamo la statale 36 fino a Bellano, dove ci fermiamo per fare colazione nel bar “gelateria Bellano”. Scaldati dal tiepido sole sorseggiamo il nostro caffè vista lago... ma la strada è ancora lunga! 
Rimontiamo in sella e ripartiamo per Sondrio, capoluogo di provincia. 
Ancora una piccola sosta per decidere come continuare la nostra gita. 
La nostra prossima tappa sarà Livigno, considerata dai sondriesi " il piccolo Tibet della Valtellina".


Il percorso è quello del trenino rosso che da Tirano porta a St. Moritz, imbocchiamo la strada per la Svizzera e passata la frontiera il primo paese che incontriamo è Poschiavo con il suo splendido lago. 
Sporgendo un poco la testa dalla schiena di mio padre riesco ad ammirare sontuosi palazzi signorili con tetti rivestiti da tegole di sasso, e ad annusare i tenui profumi delle soldanelle (primule) alpine..
Superata questa valle, cominciamo la salita verso Livigno e rientriamo in Italia per il passo della Forcola. Dopo aver visto uno dei paesaggi a mio avviso più incantevoli al mondo, arriviamo alla nota "meta dello shopping" in quanto zona extradoganale. 

Non perdiamo l’occasione di fare alcuni acquisti, godendoci l’aria pura, i profumi e facendo due chiacchere con qualche gentilissimo abitante del luogo.

Pieno di benzina e si riparte verso il Passo dello Stelvio, uno dei più alti d’Italia.

Ripassiamo per la Svizzera per il passo dell'Umbrail, un valico alpino in prossimità del confine italo-svizzero e del passo dello Stelvio, e che mette in comunicazione i Grigioni svizzeri con l'alta Valtellina. Arriviamo così alla località sciistica estiva per eccellenza, Passo dello Stelvio 2757 m.

Ci fermiamo per pranzare con il tipico panino wurstel, senape e crauti, un bella birra e un ottimo caffè, rilassati dall’aria frizzantina e da un panorama mozzafiato.

Per ritornare a casa decidiamo di imboccare la statale 38 che arriva a Bormio, dove ci rilassiamo qualche ora ai bagni vecchi, un’antica fonte termale. 



Ripartiamo verso Sondrio, (un saluto ai nostri cugini) e via verso il lago di Como. All'ora di cena la fame comincia a farsi sentire quindi decidiamo di sostare nella magnifica Varenna, ci sediamo in un bellissimo ristorante sul lago deliziati da un ottimo risotto con pesce persico e un piatto di alborelle fritte. 
Verso le 21 si riparte per Milano passando per Lecco e la Brianza.

Arriviamo a casa dopo circa 550 km, stanchi ma felici. 

Per chi condivide con me la passione di andare in moto, consiglio questo itinerario.

In Italia ci sono molte bellezze nascoste e a mio parere la Valtellina è una di queste! 
A volte bastano pochi chilometri per evadere dalla propria routine, godersi magnifici paesaggi, ottimo cibo e conoscere persone fantastiche!


 
Vi lascio con un piccolo video della gitarella!


Mara



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