lunedì 16 novembre 2015

Martina A. - Inverno all'Aprica

È inverno, fuori fa freddo, e cosa c’è di meglio da fare se non staccare dalla solita frenetica routine cittadina per dedicarsi ad una fantastica gita in montagna con gli amici?

Per passare un weekend differente dal solito decidiamo di dirigerci in Valtellina più precisamente nella località chiamata Aprica.
Questa località mi ha vista crescere visto che, ogni inverno, ci andavo sempre con i miei genitori e quindi ho suggerito questo weekend ai miei amici, che entusiasti hanno prontamente accettato.
La mattina levataccia alle 4 e dopo aver bevuto litri di caffè a colazione per rimanere svegli e aver preparato una borsa piena di dolci per cibarci durante il nostro lungo viaggio, (dato che il viaggio, da Milano, prevede circa 3 ore), siamo partiti e abbiamo raggiungiunto il nostro hotel.



Appena arrivati al fantastico Hotel Aprica Garni, ci siamo subito meravigliati della struttura perché ci sembrava di essere in una casa di montagna, piuttosto che in un albergo. Inoltre l’hotel si trova in una posizione centrale che permette ai visitatori di scoprire le ricchezze presenti sul territorio valtellinese.
Appena entrati in stanza, abbiamo scaricato i bagagli per dirigerci immediatamente alle immense piste da sci, che distano dall’hotel solo 150 metri.

foto copertina   

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Hotel Aprica Garni

Io e i miei amici abbiamo sciato sulle immense piste innevate fino all’ora di pranzo, o meglio fin quando non abbiamo deciso di andare a mangiare, in un ristorantino della zona, piccolo ma molto accogliente oltre che gestito da persone molto cordiali e disponibili.

   




In questo ristorante abbiamo avuto la possibilità di scegliere tra molte specialità valtellinesi e quindi per assaggiare un po’ di pietanze locali abbiamo deciso di scegliere piatti diversi tra loro.

 


Ristorante “Piccolo chalet”
Abbiamo deciso di prendere l’antipasto per assaggiare i famosissimi sciatt, frittelle di grano saraceno ripiene di formaggio, accompagnati da cicoria e salumi. Dopo l’antipasto, sotto consiglio esperto della proprietaria, abbiamo preso gnocchetti con bresaola e funghetti, ziguner e tagliata, qualcuno invece non ha saputo resistere ai famosi pizzoccheri e per non farci mancare niente abbiamo deciso anche di ordinare dei dolci caserecci.



Sciatt
Gnocchetti con bresaola e funghetti
Ziguner e tagliata
Pizzoccheri
Dopo il favoloso pranzo e con la pancia piena abbiamo deciso di uscire da quel luogo così caldo e accogliente per dirigerci fuori al freddo, però d’altronde non si può sprecare una giornata così bella non visitando l’Aprica.
Abbiamo, quindi, optato per fare un giro in funivia per ammirare dall’alto l’Aprica in tutto il suo splendore. Ci siamo quindi diretti verso Magnolta per prendere la funivia che da un’altezza di 1214 metri ci ha portati ad una quota di 1875 metri. Questa vista mozzafiato, oltre a permetterci di assistere ad un’incantevole paesaggio posto ai nostri piedi, ci ha permesso di capire quanto, in realtà, siamo piccoli rispetto a tutto quello che ci circonda.


Il secondo giorno abbiamo deciso di visitare l’osservatorio eco-faunistico alpino, inaugurato il 25 luglio 1997, per osservare la flora e la fauna valtellinese.

Questo osservatorio è un’ampia area che si estende su circa 25 ettari di terreno con confini ben delimitati. Al suo interno si delinea un percorso didattico molto interessante perché consente di conoscere da vicino la flora e la fauna presenti nelle Alpi.
Osservatorio eco-faunistico Aprica


L’accesso all’osservatorio prevede il costo del biglietto (che comprende il materiale illustrativo e la possibilità di usufruire dell’impianto di risalita per raggiungere l’osservatorio) ed è consentito solamente se si partecipa alle visite guidate. Le visite sono aperte a tutti, però il numero dei visitatori è limitato, per evitare di disturbare gli animali che vivono all’interno del parco.
La partenza per le visite guidate si trova a monte e per raggiungerla dal centro abitato basta usufruire dell’impianto di risalita del Palabione.





  Impianto di risalita del Palabione


All’interno dell’osservatorio tra i tanti animali vivono camosci, stambecchi e caprioli, oltre all’orso bruno ed i rapaci, ma anche alcuni esemplari di fauna in via d’estinzione come il Gallo cedrone (simbolo delle parco delle Orobie valtellinesi).





Camosci
Gallo cedrone
Quest’esperienza è stata fantastica perché oltre ad aver imparato molte cose nuove sulla flora e la fauna presenti all’osservatorio, siamo potuti stare a contatto con gli animali diretto nel loro ambiente naturale e credo che non ci sia cosa più bella di questa sensazione.

Il pomeriggio, a malincuore per la fine di questo meraviglioso weekend alternativo, abbiamo dato un’ultima occhiata al paesaggio innevato che ci si presentava innanzi e siamo partiti alla volta di Milano.



Martina A.

per info & contatti:

Hotel Aprica Garni
Corso Roma, 253-257, 23031 Aprica (SO)
Tel: 0342 746103
Sito web: http://www.hotelaprica.it/


Ristorante Il Piccolo Chalet
Indirizzo: Via Magnolta, Località Parade, 23031 Aprica (SO)
Cell. 333 532 1603

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